martedì 12 novembre 2013

Le stelle sono tante, milioni di milioni...


L'universo è immensamente, inconcepibilmente, inimmaginabilmente grande. Persino più grande della vostra voglia di trovare lavoro come collaudatori di Assassin’s Creed.


Misteri! Paranormale! Alieni! Complotti!
Se anche voi siete affascinati da tali argomenti e volete sapere quali di questi abbiano in realtà una spiegazione perfettamente scientifica e razionale (spoiler: praticamente tutti), allora siete nel posto giusto!


Di certo non stupirà nessuno se scrivo che l’universo è grande. Ma  avete davvero idea di quanto sia grande??
Tanto per capire di cosa stiamo parlando, diamo un’occhiata a casa nostra, ovvero il Sistema Solare, e partiamo dicendo che le rappresentazioni che trovate sui libri di scuola sono dichiaratamente artistiche e totalmente fuori scala.
Non si tratta di un complotto della lobby dei disegnatori di pianeti, ma è una scelta dovuta al fatto che è impossibile disegnare il Sistema Solare in scala su un libro. Se disegnassimo la Terra grande così→ O, per esempio, Giove dovrebbe essere a circa 300 metri e Nettuno a quasi due chilometri! A ciò si aggiunga il fatto che, anche se Nettuno è il pianeta più esterno, il Sistema Solare non finisce certo lì. Non solo perché, come tutti sapete, esiste anche Plutone (*), ma soprattutto perché, anche oltrepassandolo, non saremmo neanche a un duemillesimo del Sistema Solare: intorno al nostro astro ci sono ancora la Fascia di Kuiper, la Nube di Oort e un sacco di altre cose che in realtà conosciamo ancora molto poco perché sono lontanissime, visto che il campo di attrazione gravitazionale del Sole (che contiene, da solo, il 99% della massa del Sistema Solare) si estende per circa 15 milioni di miliardi di chilometri.
Bello grande, vero?

No.

Il Sistema Solare non è altro che una piccolissima porzione dell'universo. Basti pensare che, continuando a ragionare con la stessa scala, Proxima Centauri (la stella più vicina al sole) si troverebbe a 16000 chilometri. Cioè, per capirci, disegnando la Terra così → O, la stella più vicina si troverebbe a Sidney.
In realtà, visto che fortunatamente il nostro pianeta è parecchio più grande, Proxima Centauri è a 4,2 anni luce da noi. Confido che non serva a nessuno di voi, spiegare cosa sia un anno luce, ma vorrei che vi fermaste un attimo a riflettere su questo dato. Viaggiando alla velocità della luce (300.000 km al secondo), ci mettereste più di quattro anni per arrivare nei pressi della stella più vicina a noi. E una volta giunti lì, tralasciando il fatto che vi sareste persi un altro Mondiale vinto dalla Spagna e una dozzina di rimpasti di governo, non trovereste neanche nessuno a farvi  compagnia per passare la serata. Già, perché a quanto pare, intorno a questa stella non ci sono pianeti abitabili, quindi se voleste vivere mirabolanti avventure alla Star Trek dovreste proseguire il vostro viaggio. Fortunatamente, a quanto si apprende anche da una recente notizia, si stima che tali mondi, che per semplicità definirò "pianeti simili alla Terra, che si trovino in posizioni simili a quella della Terra rispetto a stelle simili al Sole", siano davvero tanti: è molto probabile, infatti, che siano più di otto miliardi solo nella nostra galassia. Il problema, però è che la Via Lattea ha un diametro di circa centomila anni luce, che espresso in chilometri fa un numero con talmente tanti zeri che neanche Paperon dé Paperoni riuscirebbe a comprenderlo in pieno. E soprattutto, cosa ben più importante, viaggiando alla velocità della luce ci vorrebbero appunto centomila anni per attraversarla, ed è qui che sta il problema.
A quanto sappiamo, la velocità della luce non è superabile. Anzi, non è neppure raggiungibile da nulla che abbia massa, perché raggiungerla significherebbe avere massa infinita e superarla vorrebbe dire avere massa più che infinita, il che è chiaramente assurdo. È vero che a quel punto, potremmo viaggiare indietro nel tempo (forse per tornare ai giorni felici in cui eravamo più magri, perché la massa infinita, diciamolo, è un casino da portare in giro), quindi i centomila anni non  sarebbero forse neanche così terribili, però vi rendete conto che stiamo parlando di cose puramente teoriche, che è molto probabilmente impossibile realizzare in realtà. Certo, in questo particolare campo non c’è nulla di certo al 100%, però se davvero c'è un modo per superare la velocità della luce restando nel nostro universo quadridimensionale, beh... Non abbiamo davvero la più pallida idea di come  farlo.

Quindi, in conclusione cosa possiamo dire?
  • L'universo è immensamente grande, contiene una quantità enorme di pianeti abitabili, quindi è certo al 99,99% che esistano tantissime forme di vita aliene, sparse qua e là.
  • L'universo è immensamente grande e tutto fa pensare  che la velocità della luce sia un limite irraggiungibile, quindi è certo al 99,99% che non ci sono mai stati, né mai ci saranno, incontri con nessuna di queste forme di vita, per il semplice motivo che i viaggi interstellari sono concretamente irrealizzabili, a differenza di ciò che avviene in Eclipse di Touko Tahkokallio e in milioni di altri giochi, libri e film.
E allora, tutti gli avvistamenti e gli incontri ravvicinati riportati nella storia?
Beh, di alcuni abbiamo già dato una spiegazione plausibile e riguardo agli altri... Vedrete che torneremo a parlarne, prima o poi (edit: infatti l'abbiamo poi fatto qui)!

PS: Per avere un piccolo esempio pratico delle distanze nel Sistema Solare, consiglio di dare un'occhiata a questa animazione, in cui si simula un viaggio dalla Terra a Marte (pianeta relativamente vicino), volando al triplo della velocità della luce.

(*) Piccola digressione su Plutone: è stato un abbaglio considerarlo un pianeta: è solo uno dei tanti oggetti, fra cui alcuni pianeti nani, che esistono dopo Nettuno, e non è neppure il più grande. È talmente piccolo che se lo appoggiassimo sugli Stati Uniti non li coprirebbe neppure tutti. E poi, se davvero avessero pensato che fosse un pianeta non gli avrebbero dato il nome del cane di Topolino, no?

Eclipse è un gioco da tavolo in cui bisogna gestire al meglio i propri soldi e le proprie risorse per esplorare la galassia, migliorare la propria flotta e sviluppare nuove tecnologie per espandere il proprio impero. Ovviamente, ciò implica la necessità di combattere con alieni e altri giocatori. Per essere un gioco che occupa un'intera serata ha parecchi elementi di fortuna, ma contiene anche alcune idee davvero geniali. E poi... Che esplorazione spaziale sarebbe, senza brivido dell'imprevisto??

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